Assoluzione del Tribunale di Lucca dopo un calvario giudiziario per una contestata truffa ai danni dell’Inps
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Dopo svariate udienze si è concluso favorevolmente il calvario giudiziario di un ex manovale di un’azienda edile di Lucca, “reo” di aver pubblicato su Facebook alcune foto che lo ritraevano in gita con alcuni amici.
L’uomo aveva appena terminato in periodo di malattia a causa di un infortunio sul lavoro.
La Procura di Lucca e la parte civile hanno contestato l’ipotesi della truffa ai danni dell’Inps e dell’azienda privata, ritenendo impossibile un viaggio in auto con una lombosciatalgia acuta.
La difesa condotta dall’Avv. Boccali in aula, invece, in coerenza con la linea assunta fin dalle indagini preliminari, ha provveduto ad interrogare i medici avevano in cura l’imputato, cercando di far emergere, come poi è effettivamente emerso, sia l’insussistenza di una malattia fittizia sia la piena compatibilità di quello stato morboso (in via di guarigione e trattato farmacologicamente) con una gita in auto come passeggero.
Il Pubblico Ministero, all’esito dell’udienza preliminare, contestò all’uomo di aver indotto il medico di famiglia a rilasciare un certificato falso.
Si è giunti ad un’assoluzione che, a parere della difesa, ha correttamente individuato il limite tra moralità e rimproverabilità penale, giudizi che si basano su canoni non sempre convergenti, come nel caso trattato in aula.